Descrizione generale
Il "Diedro Jaccod" è la prima via aperta sulla Corma di Machaby. L'apertura fu compiuta da Sandro Jaccod di Donnas con Ildo Ruggeri i quali arrampicarono con gli scarponi e con una chiodatura limitata quasi unicamente ai soli punti di sosta. L'arrampicata è di aderenza anche se si trovano delle lame o fessure.
La via è stata recentemente riattrezzata a fix posizionati in
maniera ottimale e comunque abbastanza vicini. Tutte le soste
attrezzate con 2 fix, catena e anelli di calata.
Originariamente la via terminava in corrispondenza di una cengia e per raggiungere la sommità bisognava proseguire per "Radiazioni dall'Est" o dalla "Principe Azzurro". Oggi la via raggiunge la sommità.
Attacco, descrizione della via
Dall'autostrada A5 (Val d'Aosta)
uscire al casello di Pont San Martin e svoltare a sinistra in
direzione di Donnas. Proseguire fino al paese di Arnad e
parcheggiare a lato della strada, proprio sotto all'evidente parete.
Il sentiero che porta agli attacchi inizia proprio qui. E'
recentemente stato sistemato e attrezzato con alcune corde fisse e
gradini in metallo. Lo si segue fino a giungere al cospetto della
parete con numerosi (ed evidenti) attacchi. Quello che ci si trova
quasi di fronte quando si giunge al cospetto della parete è
l'attacco di "Bucce d'Arancia". Proseguire salendo a destra lungo
il sentiero che costeggia la parete. Si oltrepassano alcune vie fino
ad incontrare la placchetta metallica che evidenzia
la nostra via.
1° tiro:
dal terrazzino di sosta salire verticali la placca cercando in
punti più deboli. I primi metri sono i più impegnativi. 25 Mt., 5b, 7/8 fix.
2° tiro:
dalla sosta salire a destra per placca lavorata. 30 Mt., 4c, 5 fix.
3° tiro:
ancora per placca sino alla sosta. 25 Mt., 5a, 6 fix.
4° tiro:
percorrere qualche metro in verticale e poi traversare verso destra sino raggiungere la base di una netta fessura. Salirla sino al termine (pianta), quindi traversare verso destra sino a raggiungere la sosta. 25 Mt., 5c, 8 fix.
5° tiro:
spostarsi a destra e rimontare le rocce a poca distanza dallo
spigolo. Prima un vago diedrino, poi una netta fessura ed infine per placca sino alla cengia. 30 Mt., 5c, 6 fix.
6° tiro:
salire la placca a destra e poi ritornare a sinistra per salire una breve fessura. Si continua in placca fino alla sosta posizionata sulla sinistra. 20 Mt., 6a, 8/9 fix.
7° tiro:
ci si sposta con passo delicato leggermente a destra. Si prosegue
poi per placca lavorata sino al termine di una zona verticale. Da
qui si traversa a destra per placca appoggiata fino alla sosta. 35
Mt., 5b, 8 fix.
8° tiro:
passo iniziale un po' delicato e poi continuare in verticale per rocce sempre generose di appigli. Dove il terreno diviene appoggiato di tende leggermente a destra. 50 Mt., 5a, 8 fix.
9° tiro:
primi metri semplici, poi segue una placca verticale e tecnica (chiodata lunga rispetto al resto della via). 30
Mt., 6a, 4 fix.
Si risalgono le ultimi facili rocce e poi si piega a sinistra raggiungendo il culmine della parete.
Discesa
Ci sono tre possibilità per tornare al parcheggio:
1- corde doppie fino all'attacco della via (vivamente sconsigliabile
soprattutto in
presenza di altre cordate);
2- sentiero che costeggia la parete riportando alla base dove ci
sono gli attacchi delle vie;
3- mulattiera e poi strada carrozzabile.
Dall'uscita della via seguire il sentierino in mezzo al bosco che
sale verso destra. Quando si esce su una radura seguire sempre
dritti (non salire a sinistra in cima alla Corma). Dopo poco il
sentiero inizia a scendere e si raggiunge il piccolo abitato di Machaby.
Andando verso destra si segue l'opzione n.2, andando a sinistra la n.3.
Opz. 2- sentiero che costeggia la parete riportando alla base dove ci
sono gli attacchi delle vie: passare nei viottoli tra le case fino a giungere nel bosco. Seguire la traccia verso destra che, dopo i primi metri, costeggia la parete d'arrampicata riportando nei pressi dell'attacco di "Bucce d'Arancia".
Da qui, mediante lo stesso percorso d'avvicinamento, si ritorna al parcheggio.
Opz. 3- strada carrozzabile: segure la mulattiera verso sinistra, primi metri in piano e poi in discesa, sino a raggiungere la strada asfaltata. Continuare in discesa; raggiunto l'incrocio con una croce e una cappelletta votiva imboccare la strada verso sinistra che, transitando alla base della Corma, in pochi minuti riporta al parcheggio.
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