Descrizione generale
Via aperta il 4 gennaio del 1983 da due personaggi che hanno caratterizzato l'attività alpinistica di tutta la Val Sassina, ovvero Don Agostino Butturini e Pietro Corti. Si tratta di una salita molto bella che si sviluppa alternando diedri, placche e fessure. Nel 1984 Ivano Zanetti e Franco Banal in corrispondenza dell'ultimo tiro hanno aperto una variante che si sviluppa lungo una placca verticale. Sulla variante "Lasa a cà il caschett" si progredisce con un'arrampicata molto tecnica.
Attacco, descrizione della via
Da Lecco seguire le indicazioni per l'ospedale Manzoni e successivamente per la Val Sassina. Non utilizzate la nuova superstrada perché dovreste fare dietro-front per circa 8 Km. Dopo aver oltrepassato il quartiere Malavedo e il ponte poco oltre il Bar Sole, in corrispondenza di uno stretto tornante a destra, si segue a sinistra la via Quarto.
Raggiunta una piazzetta (presente il capolinea dell'autobus) si prende la strada sulla destra che sale repentinamente (ignorare il divieto) sino a raggiungere una sbarra chiusa dove è possibile parcheggiare (attenzione perché i posti disponibili spariscono alla svelta).
Proseguire oltre la sbarra e, al primo tornante, abbandonare la strada asfaltata proseguendo verso sinistra lungo un sentiero che costeggia le reti paramassi sino ad incontrare una palina che indica l'Antimedale e la ferrata del Medale.
Seguire il sentiero che sale nel bosco e aggira delle altre reti metalliche. Raggiunto un canale ghiaioso salirlo sino al cospetto della parete: alla base delle vie i nomi sono scritti con della vernice. La via sale all'estrema sinistra della parete alla base di un pilastro staccato che presenta una roccia biancastra. Al centro del pilastro corre un monotiro (Via Scontatello - chiodatura precaria) di Lele Dinoia e C. Besana aperto il 31 dicembre 1984 con difficoltà di VIII.
Più a destra della via Frecce Perdute c'è un settore
sportivo di monotiri.
1° tiro:
salire in verticale sin sotto al pilastro strapiombante. Qui si traversa per 2 metri a destra per poi proseguire in verticale, prima per placca
e poi per un diedro fessurato sino a raggiungere la sommità del pilastro dove si trova la sosta.
50 Mt., V, VI, VI+ oppure VI- e A0, 6 fittoni, 8 chiodi.
2° tiro:
alzarsi sin sotto ad un pronunciato strapiombo
(secondo fittone). Traversare due metri in placca verso destra
raggiungendo rocce più semplici mediante le quali si sale ancora un
poco obliquando a destra per raggiungere la sosta situata nel canale.
25 Mt., IV, V-, 3 fittoni, 1 chiodo.
3° tiro:
ci si sposta un paio di metri a destra sino a prendere una fessura. Verticalmente per placca con delle piccole lame fino a raggiungere la sosta (lunghezza molto faticosa). Si tratta della variante "Lasa a cà il caschett".
La via originale sale la placca per circa una decina di metri dopodiché traversa a destra raggiungendo un
terrazzino dove si trova la sosta. Poi mediante un'altra lunghezza
in placca, poco a destra della variante, si raggiunge la medesima
sosta. Il tiro originale è dato di V+.
40 Mt., V, VI, VII oppure V+ e A1 (un solo
passo), 6 fittoni, 3 chiodi.
Discesa
Proseguire assicurati lungo rocce rotte sino a raggiungere il sentiero che scende dalla sommità dell'Antimedale. Da qui con l'aiuto delle catene ci si abbassa alcuni metri verso sinistra
(viso a monte) fin quando si arriva nel
canale ghiaioso che riporta in prossimità dell'attacco.
Da qui rientrare alla macchina mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento.
Noi dall'ultima sosta anziché salire per le rocce rotte ci siamo calati in doppia lungo la via (calate non proprio verticali). |