Descrizione generale
La via si svolge sempre al sole e su roccia sempre ottima. E' ottimamente
chiodata con fittoni resinati e tutte le soste sono attrezzate con
catena e anello per la calata.
Purtroppo, per questi motivi e per il fatto di avere due soste in
comune con altre vie, è facile trovare parecchie cordate in parete
e dover aspettare.
Attacco, descrizione della via
Da Lecco seguire le indicazioni per l'ospedale Manzoni e successivamente per la Val Sassina. Non utilizzate la nuova superstrada perché dovreste fare dietro-front per circa 8 Km. Dopo aver oltrepassato il quartiere Malavedo e il ponte poco oltre il Bar Sole, in corrispondenza di uno stretto tornante a destra, si segue a sinistra la via Quarto.
Raggiunta una piazzetta (presente il capolinea dell'autobus) si prende la strada sulla destra che sale repentinamente (ignorare il divieto) sino a raggiungere una sbarra chiusa dove è possibile parcheggiare (attenzione perché i posti disponibili spariscono alla svelta).
Proseguire oltre la sbarra e, al primo tornante, abbandonare la strada asfaltata proseguendo verso sinistra lungo un sentiero che costeggia le reti paramassi sino ad incontrare una palina che indica l'Antimedale e la ferrata del Medale.
Seguire il sentiero che sale nel bosco e aggira delle altre reti metalliche. Raggiunto un canale ghiaioso salirlo sino al cospetto della parete, alla base delle vie i nomi sono scritti con della vernice. L'attacco è in comune con quello della via L'Altra Chiappa.
1° tiro:
salire la placchetta iniziale, poi obliquare leggermente a destra
fino a raggiungere una seconda placca, superata la quale si giunge
in sosta seguendo un canale che sale obliquo verso sinistra.
45 Mt., III, IV, 4 fittoni.
2° tiro:
dalla sosta superare il risalto verso destra e uscire sulla placca
soprastante. Salirla seguendo una serie di fessure oblique verso
sinistra. Non raggiungere la sosta al termine della placca, ma traversare,
poco prima del suo termine, per 2 Mt. a destra e raggiungere
così una sosta più nascosta.
25 Mt., V-, 3 fittoni.
3° tiro:
salire verticalmente fino ad un piccolo strapiombo da aggirare a
destra. Non seguire il primo diedro sopra lo strapiombo ma traversare
a destra oltre un pilastrino e seguire il diedro successivo che,
piegando a sinistra, porta in sosta.
45 Mt., IV, V-, 3 fittoni,
2 chiodi.
4° tiro:
salire direttamente il diedro-canale soprastante la sosta, poi una
volta fuori si devia leggermente a destra e si raggiunge una sosta
sotto un tetto. "Consigliamo di proseguire con parte del
tiro successivo e sfruttare un'altra sosta". Traversare
a sinistra fino a raggiungere e superare (non salire) l'evidente
spigolo (ottima maniglia all'altezza del fittone), dietro al quale
si trova la sosta.
35 Mt., V, IV, 3 fittoni, 2 chiodi.
5° tiro:
proseguire ancora verso sinistra lungo la cengetta fino a quando
si rende obbligatorio salire e portarsi sotto al diedro chiave (V+
forse VI-). Salirlo decisi. E' molto verticale, un po' unto, con
buone maniglie. Superato il passo chiave spostarsi un poco verso
destra fino a raggiungere un ceppo e da qui in obliquo a destra
fino alla sosta.
25 Mt., IV, V+ (forse VI-), V-, 2 fittoni, 2
chiodi.
6° tiro:
dalla sosta si traversa, abbassandosi un poco, verso sinistra per
raggiungere una bella placca fessurata. Salirla in obliquo a sinistra fino a rocce più facili che conducono alla sosta.
35 Mt., V-, IV, III, 2 fittoni.
Discesa
Seguire poi il sentiero che, dopo un lungo traverso verso sinistra, perde quota fino al
canale ghiaioso che riporta in prossimità dell'attacco (ci sono molte catene per facilitare i passaggi). Da qui rientrare alla macchina mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento. |