Coste dell'Anglone/Pilastro Indria - Via Il Profondo Rispetto dell'Indria

Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Localitą di partenza Località Oltra - Dro (TN)
Quota partenza 130 Mt. circa Quota di arrivo 485 Mt. circa
Dislivello totale

+100 Mt. circa per l'attacco
+255 Mt. la via (395 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 425 (sentiero delle cavre)
Ore di salita 20' per l'attacco
5 h. la via
Ore di discesa 1 h.
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Discreta
Data di uscita 10/12/2011 Difficoltà VI-, VI
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti

Claudia.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata inizialmente nuvolosa e fredda, poi è uscito un po' di sole e le temperature sono cambiate. Il sentiero d'avvicinamento è evidente e ben segnalato, quello di discesa presenta dei tratti attrezzati con fune metallica. La roccia è generalmente ottima.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Necessari friend medi (1, 2 e 3 camalot) per integrare.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Le Coste dell'Anglone sono una fascia rocciosa che si snoda sopra gli abitati di Dro e Ceniga.
La via "Il profondo rispetto dell'Indria" è stata salita da Heinz Grill con Sigfrid Konigseder il 20 dicembre 2007, successivamente Gerhard e Lutz Franken l'hanno ripulita ed attrezzata con spit. Attualmente l'itinerario risulta ben protetto con numerosi cordoni in clessidra, spit ed alcuni chiodi. Bisogna però integrare le protezioni in corrispondenza di fessure dove la chiodatura è distanziata.
Una discesa in corda doppia dopo le prime lunghezze potrebbe rivelarsi molto laboriosa.
"Il nome della via deriva da una verità filosofica. Indria è il termine sanscrito per tutti i sensi umani che possono essere allerti o chiusi. I sensi aperti e allerti collegati con un pensiero di generosità danno una gioia sublime per l'anima. Non solo la prestazione soggettiva regala un'esperienza per l'uomo, ma anche i movimenti dei sensi con la loro concretezza e la soddisfazione permettono di avere un ricordo lungo". Heinz Grill

Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca. Superare Ceniga ed entrare in Dro, poi raggiungere il campo sportivo in località Oltra e parcheggiare. Incamminarsi lungo l'evidente strada forestale ed in breve raggiungere un bivio al quale si svolta a sinistra in direzione di Arco. Proseguire fino a giungere sulla strada asfaltata che si segue verso destra sino a quando curva a sinistra e c'è un ponte (presenti diversi cartelli in legno). Andare dritti sulla stradina sterrata e seguirla curvando prima a destra e poi a sinistra. Imboccare poco dopo il sentiero a destra che sale in direzione della parete (scritta "arrampicata" su di un piccolo masso). Risalire un ghiaione al termine del quale una traccia traversa verso sinistra. Al secondo bivio salire a destra in direzione della parete dove, sulla sinistra, si trova l'attacco (scritta blu). Poco più a destra attacca la via Il canto dell'Indria.


1° tiro:

per placchetta obliquando leggermente verso destra. Superato un muretto verticale si prosegue dritti sino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello+cordone). 40 Mt., IV+, 5 clessidre con cordone, 1 fix.

2° tiro:
dritti per muretto e poi traverso a sinistra fino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello+cordone). 30 Mt., VI-, 5 clessidre con cordone, 1 fix.

3° tiro:
superare lo strapiombino e poi proseguire per fessura fino una cengia erbosa. Traversare a destra (corda fissa) e sostare (2 fix di cui 1 con anello). 35 Mt., V+, II, 2 clessidre con cordone, 2 fix.

4° tiro:
salire il diedro nascosto sulla destra. Proseguire sempre dritti; dopo i primi metri abbastanza facili bisogna superare una zona con roccia molto liscia. Si sosta (2 fix di cui 1 con anello) su comoda ballatoio nei pressi dello spigolo. 25 Mt., VI-, 2 clessidre con cordone, 1 fix, 1 chiodo con cordone.

5° tiro:
aggirare lo spigolo a sinistra e salire alcuni metri in esposizione sul suo filo. Poi obiquare a sinistra superando una liscia placca. Infine, per rocce pił semplici si raggiunge la sommità del pilastro dove si sosta (2 fix di cui 1 con anello). 25 Mt., V+, VI, V, 3 clessidre con cordone, 1 fix.

6° tiro:
seguire la facile rampa verso destra sino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello). Attenzione alla qualità della roccia. 25 Mt., II, IV, 2 chiodi di cui 1 con cordone.

7° tiro:
traversare verso destra, alzarsi pochi metri sfruttando una fessurina e riportarsi a sinistra passando sotto un pronunciato strapiombo detto il "Naso" e sostare (2 fix di cui 1 con anello). 25 Mt., V+, 2 fix di cui 1 con cordino, 1 chiodo.

8° tiro:
salire la fessura/diedro passando sulla sinistra del "Naso" poi spostarsi un paio di metri a destra e continuare su placca con passi strapiombanti sino al terrazzino dove si sosta (pianta+cordoni). 35 Mt., VI-, 1 clessidra con cordone, 6 fix, 1 chiodo.

9° tiro:
alzarsi con l'aiuto di una grossa lama poi proseguire traversando verso destra in leggera ascesa sin sotto una pianta. Qui salire dritti fino a una cengia alberata e sostare (pianta da attrezzare). 30 Mt., V, 2 clessidre con cordone, 3 fix, 1 chiodo.

10° tiro:
camminare verso destra sino alla base di una rampa gialla dove si sosta (1 fix con anello). 25 Mt., I.

11° tiro:
seguire la rampa che poi diviene diedrino. Nel punto in cui il diedro diviene verticale si sosta (fix+chiodo+cordino) appena a destra.
30 Mt., IV+, 1 fix, 1 cordino su sasso incastrato.

12° tiro:
salire il diedro fin dove si restringe indi effettuare una spaccata verso destra prendendo una fessura che consente di proseguire più facilmente. Alzarsi ancora un poco e poi traversare circa 5 metri a destra fino un spaccatura che si segue sino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello). 30 Mt., VI, V, 2 clessidre con cordone, 3 fix, 2 friend incastrati. Prestare attenzione all'attrito delle corde.

13° tiro:
seguire ancora la spaccatura che man mano si restringe a fessura sin sotto la fascia strapiombante. Qui trversare verso destra uscendo nel bosco dove si sosta (pianta con cordone+libro di via). 40 Mt., V, V+, V, 4 fix, 1 chiodo con cordone.
Discesa
Dal termine della via seguire l'evidente traccia verso destra sino ad incontrare il sentiero n. 428 che si ricongiunge più avanti con il sentiero n. 425 (sentiero delle cavre) che si segue verso valle (qualche breve tratto attrezzato).

Commenti vari
Il sentiero delle cavre fu scolpito dallo scarpellino Sartorelli Stefano. Su un punto del tracciato ci sono le sue iniziali scolpite nella roccia e, a fianco, una targa posta dal nipote in memoria dello zio.
Altre ripetizioni

Matteo, Luigi ed Ettore avevano già salito l'itinerario il 14 marzo 2010.
Matteo e Alessandro hanno ripetuto l'itinerario il 29 febbraio 2020.

   

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Prima lunghezza

Il traverso del secondo tiro

   
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Claudia all'inizio del terzo tiro Nel diedro della quarta lunghezza
   

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Salendo la fessura a sinistra del "Naso"

Il traverso ascendente a destra del nono tiro

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La facile rampa dell'undicesimo tiro Il diedro della dodicesima lunghezza poco prima della spaccata