Descrizione
generale
Le Coste dell'Anglone sono una fascia rocciosa che si snoda sopra gli abitati di Dro e Ceniga.
La via "Dall'antistoria alla storia" è stata aperta da Heinz Grill, Alessandro Gogna, Sigfrid Konigseder e
Florian Kluckner
il 7 aprile 2010.
Il nome è frutto di una conferenza sull'alpinismo nella quale Gogna ha parlato dell'apertura di itinerari su queste pareti utilizzando uno stile classico seppur con l'ausilio dei mezzi moderni e dove si rende necessaria anche un'estesa pulizia della roccia.
L'itinerario è protetto sia con fix che chiodi e clessidre.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca sino a raggiungere Ceniga (frazione di Dro). Percorrere la strada principale del paese sino a quando s'incontrano le indicazioni per il ponte romano. Proprio di fronte alle indicazioni si trova un comodo parcheggio; oltrepassare a piedi il ponte romano e seguire la strada asfaltata verso destra sino a raggiungere l'agriturismo "Maso Lizzone" (qui la strada diviene sterrata). Prosegurie in piano (direzione Dro) fino ad un tavolino con panchine dove si abbandona la strada e si inizia a salire, attraversando l'uliveto, verso destra. Giunti al cospetto della parete attraversare verso destra fino ad incontrare delle corde fisse. Poco oltre si trova l'attacco indicato da una scritta blu. Più a sinistra attacca la via La piccola verticalità.
1 tiro:
salire la placca andando leggermente verso sinistra fino una lama. Superarla e spostarsi a destra alla base di un breve ma difficile diedrino chiuso da un tettino che si aggira a sinistra. In fine dritti fino alla comoda sosta (2 fix).
30 Mt., V-, V, VI+ oppure A0, V, 2 fix, 2 chiodo (di cui uno con cordone).
2 tiro:
superare la placca obliquando verso destra (sosta 2 fix). 20 Mt., V, VI, 3 fix, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone.
3 tiro:
alzarsi leggermente e traversare un paio di metri verso sinistra. Superare ora il muretto molto verticale e proseguire fino una cengia terrosa dove si sosta (2 fix). 35 Mt., VI-, V+, 1 fix, 3 chiodi, 1 masso incastrato con cordone.
4 tiro:
in obliquo verso destra su belle erosioni gialle fino alla sosta (2 fix). 30 Mt., V, V+, VI, 5 clessidre con cordone.
5 tiro:
alzarsi un paio di metri e poi traversare facilmente verso sinistra per circa 10 Mt. Superare lo strapiombo e poi traversare in leggera ascesa verso destra fino alla sosta (2 fix).
20 Mt., VI+, IV, VII oppure A0, V, 2 fix (di cui uno con cordone), 2 chiodi, 2 clessidre con cordone.
6 tiro:
aggirare lo strapiombo soprastante verso destra ed alzarsi fino a prendere una bella lama rovescia. Seguire la lama verso sinistra e con l'aiuto di belle rocce erose raggiungere il pulpito di sosta (2 fix). 15 Mt., VI, VI-, 4 clessidre con cordone.
7 tiro:
obliquare brevemente a sinistra e salire fino il tettino che si supera con l'aiuto di una piccola fessura. Poi dritti per placca inizialmente tecnica e successivamente con qualche presa in più fino un altro strapiombino oltre il quale, sulla destra, si trova la sosta (2 fix).
40 Mt., VI, VII- opure A0, VI, I, 1 fix, 3 chiodi, 1 clessidra con cordone.
8 tiro:
salire la fessura sulla destra poi traversare in placca verso sinistra fin sotto una pianta e riprendere a salire in verticale raggiungendo nuovamente una fessura che, in leggero obliquo verso sinistra, conduce alla sosta (2 fix). Attenzione alla qualità della roccia appena dopo il traverso. 30 Mt., V+, IV, 1 fix, 1 pianta con cordone.
9 tiro:
l'itinerario originale prevede l'uscita attraverso lo stretto buco visibile nel tetto soprastante. Traversare a destra raggiungendo il diedrino che si sale fin sotto al tetto. Infilarsi nel buco e cercare di non incastrarsi... poi uscire subito a sinistra e sostare (cordone su pianta). Attenzione alla qualità della roccia nei primi metri del tiro. Salire tassativamente senza zaini, scarpe e tutto il resto di cui si può fare a meno; dalla sosta poi si cala una corda e si recupera tutto. 15 Mt., VI-, 1 fix, 2 clessidre con cordone.
In alternativa è possibile seguire una variante che, appena sotto il buco, traversa a destra e poi esce nel bosco A1.
Discesa
Seguire la traccia che sale verso destra tra le piante. Attenzione ad un ometto poco evidente in corrispondenza del quale si sale dritti per facili roccette incontrando una traccia più evidente. Qui andare a sinistra fino ad incontrare la strada carrozzabile che si segue fino al suo termine ove si imbocca il sentierino che conduce al sentiero degli scaloni (ferrata) che a sua volta scende sino al "Maso Lizzone".
Poi, mediante lo stesso percorso dell'avvicinamento, tornare al parcheggio.
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