Coste dell'Anglone/Cuore dell'Anglone - Via Essusiai

Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Dro (TN)
Quota partenza 130 Mt. circa Quota di arrivo 485 Mt. circa
Dislivello totale

+100 Mt. circa per l'attacco
+255 Mt. la via (390 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 428 (sentiero degli scaloni)
Ore di salita 30' per l'attacco
7 h. la via
Ore di discesa

1 h.

Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Ottima
Data di uscita 01/05/2010 Difficoltà VII/VI, A0
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti

Alessandra, Paolo, Claudia.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata nuvolosa ma non fredda. Il sentiero dell'avvicinamento è evidente e ben segnalato; quello di discesa presenta dei tratti attrezzati con fune metallica. La roccia è generalmente ottima ma occorre fare attenzione a non uscire dalla via.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Fondamentali dadi e friends per integrare le protezioni.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Le Coste dell'Anglone sono una fascia rocciosa che si snoda sopra gli abitati di Dro e Ceniga. La via "Essusiai" è stata aperta da Heinz Grill con Franz Heiss e Sigfrid Konigseder il 1 novembre 2006. In via sono presenti degli fix e delle clessidre con cordoni. Tuttavia, in alcuni punti, le protezioni presenti risultano insufficienti e occorre integrare durante la progressione.
Tutte le soste sono su due fix.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca. Superare Ceniga ed entrare in Dro. Attraversare il paese e parcheggiare nei pressi del ponte che consente di oltrepassare il fiume Sarca. Attraversare il ponte ed imboccare la stradina sterrata verso sinistra. Seguirla curvando prima a destra e poi a sinistra; imboccare poco dopo il sentiero a destra che sale in direzione della parete (scritta "arrampicata" su di un piccolo masso). Risalire un ghiaione al termine del quale una traccia traversa verso sinistra. Superare diversi bivi (presenti dei massi con scritti i nomi delle vie) sino ad incontrare quello che sale a destra in direzione dell'attacco. In corrispondenza dell'attacco è presente una scritta azzurra un po' sbiadita.

1 tiro:

salire la placca appoggiata tendendo inizialmente a destra e poi decisamente verso sinistra sino a raggiungere la sosta posta sotto un pilastro. 30 Mt., III, IV+, 2 chiodi.

2 tiro:
spostarsi a sinistra della sosta e rimontare il pilastro sin al suo culmine dove si sosta. 20 Mt., V, VI, 5 fix, 1 clessidra con cordone.

3 tiro:
salire il muretto grigio sopra la sosta con un'arrampicata molto tecnica. Traversare poi verso sinistra sino ad uscire in una zona boscosa dove si trova la sosta. 40 Mt., V+, VI, 4 fix, 3 chiodi.

4 tiro:
traversare a sinistra, superare uno spigolo e sostare. 20 Mt., I, 1 passo di III, I, 1 fettuccia su albero.

5 tiro:
salire il bel diedro con delle lame e traversare poi a destra sin sotto ad una fessurina che sale obliqua verso sinistra. Al suo termine si sosta su comoda cengia. 35 Mt., V+, VI, 4 fix.

6 tiro:
traversare facilmente verso destra sino alla sosta. 15 Mt., I, IV, 1 fix, 1 chiodo.

7 tiro:
salire atleticamente il diedrino a destra della sosta, superare un tettino e continuare poi in obliquo verso destra sin sotto ad un muro giallo. Proseguire sfruttando una lama 'resinata' alla parete e traversare poi a sinistra sino alla sosta.
40 Mt., VI, V+, VI+ oppure A0, 4/5 fix, 3 chiodi.

8 tiro:
salire la placca a sinistra del diedro obliquando verso sinistra sino alla sosta. 30 Mt., V, V+, 3 fix.

9 tiro:
continuare per le facili rocce soprastanti, spostarsi con passo decisamente atletico verso destra e proseguire per placca verticale sino alla sosta. Da qui è possibile congiungersi con la via dell'Angelo traversando verso sinistra.
25 Mt., V+, VI+ oppure A0, VI,  3 fix, 1 chiodo.

10 tiro:
traversare a destra passando sotto al tetto. Vincere lo strapiombino alla sua destra oltre il quale un diedro consente di raggiungere una zona più appoggiata. Traversare ora a destra sino alla sosta. 30 Mt., IV, VII oppure A0, V+, 3 fix, 2 chiodi.

11 tiro:
salire a destra della sosta e superare il tetto nel punto più debole. Sostare poco oltre.
25 Mt., VI, VII oppure A0, VI, 4 fix, 2 chiodi, 1 clessidra con cordone.

12 tiro:
continuare verticalmente sino a raggiungere una bella fessura da affrontare in dulfer; poco più in alto si trova la sosta.
40 Mt., V+, VI+ oppure A0, 4 fix, 1 clessidra con cordone.

13 tiro:
salire la placca a sinistra della sosta e poi ritornare verso destra. Continuare poi per rocce via via più semplici sino al termine della via.
40 Mt., IV, V+, IV, 2 fix.

Discesa
Seguire la traccia di sentiero verso sinistra sino ad una strada forestale. Tenere ancora la sinistra sino al termine della stessa ove si prosegue lungo una traccia che conduce al sentiero degli scaloni (ferrata) che a sua volta scende sino al "Maso Lizzone".
Seguire ora la strada sterrata verso sinistra sino al ponte e, da li, in breve al parcheggio.

Note

Come tutte le altre vie della valle è consigliata la salita nelle mezze stagioni o nelle belle giornate invernali. Da evitare il periodo estivo.

Altre ripetizioni

Luca e Claudia avevano già salito la via il 1 dicembre 2009.

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Paolo sulla seconda lunghezza

 Il terzo tiro, appena partiti dalla sosta

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Luca sulla quinta lunghezza Ottavo tiro con partenza nel diedro

 

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Ottavo tiro, traverso verso sinistra

Decima lunghezza, traverso sotto al tetto

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Dopo lo strapiombino sul decimo tiro Placca verticale dopo il tetto dell'undicesima lunghezza
   
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Verso la fessura della dodicesima lunghezza

Paolo in meditazione sulla placca dell'ultimo tiro

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Paolo ed Ale sul sentiero degli Scaloni Settore delle Coste dell'Anglone con il tracciato della via