Coste dell'Anglone/Cuore dell'Anglone - Via Attraverso la Friabilità

Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Località Ceniga - Dro (TN)
Quota partenza 130 Mt. circa Quota di arrivo 460 Mt. circa
Dislivello totale

+130 Mt. per l'attacco
+200 Mt. la via (270
lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 428 (sentiero degli scaloni)
Ore di salita 30' per l'attacco
4 h. la via
Ore di discesa 1 h.
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 05/04/2014 Difficoltà VI+/VI-, A0
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti

Alessandro M., Alessandro S., Giulia.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata nuvolosa ma con temperature gradevoli. Il sentiero d'avvicinamento è evidente e ben segnalato, quello di discesa presenta dei tratti attrezzati con fune metallica. La qualità della roccia, nonostante il nome della via, è molto buona/ottima salvo dei brevi tratti nei punti più facili.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Utile qualche friend per integrare anche se i passi duri sono ben protetti.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Le Coste dell'Anglone sono una fascia rocciosa che si snoda sopra gli abitati di Dro e Ceniga.
La via "Attraverso la friabilità" è stata aperta da Heinz Grill, Franz Heiss, Florian Kluckner, Sandra Schieder e Martin Mocek durante l'inverno 2013. L'arrampicata risulta abbastanza varia tra placche tecniche, passaggi strapiombanti e un lungo camino. La fascia centrale dei tetti viene evitata con un estetico traverso.
Non bisogna farsi ingannare poiché, complice sicuramente l'ottimo lavoro di pulizia, il friabile si trova solo nel nome della via.
L'itinerario risulta ben protetto con chiodi, clessidre ed alcuni fix. Tutte le soste sono attrezzate.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca sino a raggiungere Ceniga (frazione di Dro). Percorrere la strada principale del paese sino a quando s'incontrano le indicazioni per il ponte romano. Proprio di fronte alle indicazioni si trova un comodo parcheggio; oltrepassare a piedi il ponte romano e seguire la strada asfaltata verso destra sino a raggiungere l'agriturismo "Maso Lizzone" (qui la strada diviene sterrata). Proseguire in piano (direzione Dro) fino a un tavolino con panchine dove si abbandona la strada e s'inizia a salire, attraversando l'uliveto, verso destra. Giunti al cospetto della parete attraversare verso destra fino ad incontrare un canale di pietra che obbliga ad abbassarsi alcuni metri. L'attacco è proprio in cima al canale (scritta blu).

1° tiro:
salire la fessura verso sinistra al termine della quale si supera uno strapiombino. Alzarsi brevemente su una placchetta ed evitare lo strapiombino traversando a destra. Gli ultimi metri verticali conducono alla comoda terrazza con sosta (2 fix di cui 1 con anello).
35 Mt., VI+ oppure VI- e A0, V+, 4 clessidre con cordone, 1 cordone incastrato con nodo, 3 chiodi.

2° tiro:
obliquare decisamente a sinistra stando sotto ad un tetto. Superare la placchetta e sostare (2 fix di cui uno con anello).
20 Mt., V, VI-, 1 clessidra con cordoni, 1 pianta con cordone, 2 chiodi, 2 fix.

3° tiro:
salire la spaccatura a destra della sosta (roccia un po' delicata) e proseguire in obliquo verso destra. Superare un pilastrino e sostare (2 fix di cui uno con anello). 30 Mt., V, IV-, 2 clessidre con cordone, 2 cordoni incastrati con nodo.

4° tiro:
obliquare verso destra sino a raggiungere un diedrino. Lo si risale sbucando su una cengia erbosa dove si sosta (2 fix di cui 1 con anello). 35 Mt., IV+, 2 chiodi, 1 cuneo con cordino.

5° tiro:
in verticale per placca tecnica fin sotto lo strapiombino che si supera verso destra. Gli ultimi metri in verticale conducono ad una larga cornice su cui sostare (2 fix di cui 1 con anello).
15 V+, VI+ oppure VI- e A0, 2 clessidre con cordone, 1 pianta con cordone, 1 chiodo, 3 fix.

6° tiro:
alzarsi portandosi sotto il tetto e traversare verso sinistra su una stretta cornice. Poco prima della fine del tetto abbassarsi per circa un metro e poi spostarsi ancora a sinistra fino al diedro/fessura che si sale fino a raggiungere la sosta (pianta con cordone+maglia rapida).
30 Mt., VI-, V+, 2 clessidre con cordone, 3 chodi, 1 fix.

7° tiro:
spostarsi a sinistra e risalire il lungo camino. Poco prima del suo termine, appena oltre un terrazzino con pianta che lo interrompe, si trova la sosta (1 fix con anello+1 chiodo). 45 Mt., IV+, 1 clessidra con cordone, 2 piante con cordone.

8° tiro:
obliquare decisamente a destra fin sotto lo strapiombino. Superarlo, stando leggermente sulla sinistra, e portarsi poi a destra alla sosta (2 fix di cui 1 con anello). 20 Mt., VI-, VI+ oppure A0, VI-, 1 clessidra con cordone, 1 pianta con cordone, 2 chiodi, 1 fix.

9° tiro:
spostarsi a destra della sosta e, mediante la placconata finale (prima in verticale ed poi in leggero obliquo verso destra), raggiungere il bosco sommitale dove si sosta (clessidra con cordone). 40 Mt., V+, V, 5 clessidre con cordone.
Discesa
Seguire la traccia che sale tra le piante sino a incontrare la strada carrozzabile che si segue, verso sinistra, fino al suo termine. Qui imboccare il sentierino che conduce al sentiero degli scaloni (ferrata) che a sua volta scende sino al "Maso Lizzone".
Poi, mediante lo stesso percorso dell'avvicinamento, tornare al parcheggio.

Note

Come tutte le altre vie della valle è consigliata la salita nelle mezze stagioni o nelle belle giornate invernali. Da evitare il periodo estivo.

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Luca sul primo tiro che mette subito alla prova

Alessandro sulla seconda lunghezza

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Giulia sul quarto tiro La quinta lunghezza attraverso strapiombi gialli

 

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Ale sul passaggio chiave

Alessandro sull'estetico traverso del sesto tiro

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Altra immagine della sesta lunghezza Ale sull'ultimo passaggio difficile prima dell'ottava sosta
   
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Bertoldo sulla placca finale Dettaglio della parete con i tracciati delle vie: Attraverso la friabilità, La piccola verticalità, Dall'antistoria alla storia