Coste dell'Anglone/Pilastro Indria - Via per Marco Simoni

Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Località Oltra - Dro (TN)
Quota partenza 130 Mt. circa Quota di arrivo 485 Mt. circa
Dislivello totale

+100 Mt. circa per l'attacco
+255 Mt. la via (390 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 425, 428
Ore di salita 20' per l'attacco
5 h. 30' la via
Ore di discesa 1 h.
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 30/03/2014 Difficoltà

VI, A1

Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata e calda. Il sentiero d'avvicinamento è evidente e ben segnalato, quello di discesa presenta dei tratti attrezzati con fune metallica. La roccia è ottima su tutto il percorso ad eccezione dei primi metri del settimo tiro.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Necessario un assortimento di friends (da 0.4/0.5 a 3 Camalot).
Per i passaggi in A1 consigliata 1 staffa e fiffi; mentre il superamento del tettino risulterà sicuramente più agevole con 2 staffe.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Le Coste dell'Anglone sono una fascia rocciosa che si snoda sopra gli abitati di Dro e Ceniga.
Questo itinerario è stato salito da Heinz Grill con Florian Kluckner e Sandra Schieder nella primavera del 2011. La via ricorda Marco Simoni, un giovane ragazzo morto colpito da un sasso sulla via
La piccola piramide il 9 maggio del 2010.
La via è protetta con numerosi cordoni in clessidra, alcuni fix e dei chiodi. La fessura finale è da proteggere con dadi o friends.

Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca. Superare Ceniga ed entrare in Dro, poi raggiungere il campo sportivo in località Oltra e parcheggiare. Incamminarsi lungo l'evidente strada forestale ed in breve raggiungere un bivio al quale si svolta a sinistra in direzione di Arco. Proseguire fino a giungere sulla strada asfaltata che si segue verso destra sino a quando curva a sinistra e c'è un ponte (presenti diversi cartelli in legno). Andare dritti sulla stradina sterrata e seguirla curvando prima a destra e poi a sinistra. Imboccare poco dopo il sentiero a destra che sale in direzione della parete (scritta "arrampicata" su di un piccolo masso). Risalire un ghiaione al termine del quale una traccia traversa verso sinistra. Al primo bivio andare a destra per pochi metri fino all'attacco identificato da una scritta blu. Continuando lungo il sentiero, dopo aver superato una cisterna d'acqua, si raggiunge l'attacco della via Le due pareti.

1° tiro:

salire dritti per placchetta lavorata e poi piegare a destra andando a sostare (1 fix con anello+1 clessidra con cordone) a destra della pianta. 30 Mt., IV+, V-, 1 chiodo, 3 clessidre con cordone, 1 dado incastrato.

2° tiro:
in verticale raggiungendo
un primo strapiombino che si supera verso destra. Poi alzarsi fino un'altra pancia strapiombante che questa volta si supera spostandosi a sinistra. Ora più facilmente si sale per placca traversando infine a destra fin sotto al tetto dove si si sosta (1 fix con anello+1 clessidra con cordone). 30 Mt., V, VI, V, 2 chiodi, 5 clessidre con cordone.

3° tiro:
obliquare a destra circa 3 metri rimontando sul tettino nel suo punto più debole. Traversare ora verso sinistra fino al diedro che si risale sino al suo termine. Obliquare ora verso destra raggiungendo la sosta (2 fix di cui 1 con anello).
30 Mt., V+, VI, V+, 2 chiodi, 5 clessidre con cordone.

4° tiro:
a destra della sosta superando una placchetta delicata che diviene via via più semplice. Si raggiunge la terrazza detritica e si continua fino alla base del successivo salto roccioso dove si attrezza una sosta (grossa pianta).
60 Mt., V+, VI-, V+, III, II, 9 clessidre con cordone, 1 fix, 1 sosta intermedia (2 clessidre con cordone).

5° tiro (in comune con la via Il canto dell'Indria):
superare il muretto sovrastante, al suo termine seguire le tracce verso destra. Superare ancora un salto roccioso raggiungendo un'altra terrazza detritica. Obliquare a sinistra sino alla base di un evidente e regolare diedro dove si può sostare (pianta). Allungare bene le protezioni. 60 Mt., V+, II, IV, II, 2 clessidre con cordone, 2 fix, 1 fix con anello.

Camminare costeggiando la parete verso destra fino alla sosta (pianta con cordone). 15 Mt.

6° tiro:
seguire la fessura verso sinistra fin sotto i tetti. Si superano nel punto più debole e poi obliqua ancora verso sinistra uscendo su una terrazza inclinata dove si sosta (2 fix di cui 1 con anello).
35 Mt., V, VI e A1, VI-, VI+ oppure A0, 1 chiodo, 6 clessidre con cordone, 3 fix.

7° tiro:
salire il diedro a destra della sosta fino al suo termine dove si trova la sosta successiva (2 fix di cui 1 con anello).
20 Mt., V, VI, 2 clessidre con cordone, 1 fix.

8° tiro:
superare il tetto, alzarsi ancora alcuni metri in verticale, poi obliquare leggermente a destra sfruttando delle fessure. Raggiunte rocce facili obliquare a sinistra fino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello). 35 Mt., A1, VI, IV, 2 chiodi, 4 clessidre con cordone, 2 fix.

9° tiro:
salire il diedro, a sinistra della sosta, che muore sotto degli strapiombi. Qui obliquare decisamente a destra seguendo una bella lama fino al pulpito dove si sosta (2 fix di cui 1 con anello). 25 Mt., VI-, VI, 1 chiodo, 3 clessidre con cordone.

10° tiro:
raggiungere la fessura che si segue fino al termine delle difficoltà. Gli ultimi salti rocciosi permettono di raggiungere il boschetto sommitale dove si sosta (pianta con cordone). 50 Mt., V+, A1, VI-, IV, 1 chiodo, 3 clessidre con cordone, 1 dado incastrato, 1 fix.
Discesa
Dal termine della via seguire l'evidente traccia verso destra sino ad incontrare il sentiero n. 428 che si ricongiunge più avanti con il sentiero n. 425 (Sentiero delle Cavre) che si segue verso valle (qualche breve tratto attrezzato).

Commenti vari

Il Sentiero delle Cavre fu scolpito dallo scarpellino Sartorelli Stefano. Su un punto del tracciato ci sono le sue iniziali scolpite nella roccia e, a fianco, una targa posta dal nipote in memoria dello zio.

   

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Luca sulla placca della prima lunghezza

Matteo sul secondo tiro

   

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Inizio della terza lunghezza

Luca sul sesto tiro

   

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Gli ultimi metri del diedro del settimo tiro

Il breve tetto dell'ottava lunghezza

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Due scatti del nono tiro

   
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Primi metri in artificiale sulla decima lunghezza Dettaglio della parete con i tracciati delle vie:
Il canto dell'Indria, Per Marco Simoni, Le due pareti