Coste dell'Anglone - Via Supernova

Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Località Ceniga - Dro (TN)
Quota partenza 130 Mt. Quota di arrivo 365 Mt. circa
Dislivello totale

+90 Mt. per l'attacco
+145 Mt. la via (175 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 30' per l'attacco
3 h. la via
Ore di discesa 15' le doppie
20' il sentiero fino al parcheggio
Esposizione Est, nord-est Giudizio sull'ascensione Scarsa
Data di uscita 29/04/2012 Difficoltà V+, VI
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti

Claudia.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata nuvolosa, durante la salita e la discesa sono scappate delle gocce ma fortunatamente non ha iniziato a piovere.
Il sentiero che si percorre è più che altro una vaga traccia tra ghiaioni e bosco. La roccia è generalmente buona salvo qualche masso instabile sulle rampe erbose.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Indispensabile una serie di friends per integrare le protezioni.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Le Coste dell'Anglone sono una fascia rocciosa che si snoda sopra gli abitati di Dro e Ceniga.
La via "Supernova" è stata aperta nel 1980 da Giuliano Stenghel e R. Vettori e punta al superamento dell'evidente diedro posto sotto un'enorme grotta gialla. Itinerario logico e con belle lunghezze, peccato però che ormai sia invaso dalla vegetazione e si perda più tempo a lottare con gli arbusti che non ad arrampicare. Le soste sono tutte attrezzate mentre sui tiri la chiodatura è insufficiente ma facilmente integrabile con friend o cordini su piante. Noi avevamo martello e chiodi ma abbiamo solo ribattuto un vecchio chiodo che ormai era quasi completamente uscito dalla fessura nella quale era piantato.

Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca sino a raggiungere Ceniga (frazione di Dro). Percorrere la strada principale del paese sino a quando s'incontrano le indicazioni per il ponte romano. Proprio di fronte alle indicazioni si trova un comodo parcheggio; oltrepassare a piedi il ponte romano e seguire la strada asfaltata verso destra sino a raggiungere l'agriturismo "Maso Lizzone" (qui la strada diviene sterrata). Prendere a sinistra e continuare sulla strada cementata (non seguire le indicazioni per il sentiero degli scaloni e per il sentiero delle cavre) fino a quando questa piega decisamente a sinistra allontanandosi dalla parete. Iniziare a salire verso destra tra le piante e ripidi ghiaioni puntando sotto la verticale del gran diedro. Costeggiare poi la parete verso destra fino alla prima placchetta fessurata con vegetazione. Poco più a sinistra si trova l'attacco della via "Suspiria" in corrispondenza di una placca (spit visibili) con alla sua destra uno strapiombo ad arco.

1 tiro:

superare la placchetta vegetata con l'aiuto della fessura fino alla grossa pianta. Obliquare ora verso sinistra su facile cengia detritica alzandosi fino un'altra grossa pianta dove si sosta (cordone bianco su ramo alto). 50 Mt., IV, III, 1 pianta con cordone.

2 tiro:
arrampicarsi sulla pianta e raggiungere una lama. Continuare in obliquo a sinistra su rampa con piante fino una fessura orizzontale mediante la quale si raggiunge un bel diedro a sinistra. Risalirlo ed al suo termine uscire a sinistra su terrazza detritica e sostare su pianta (cordone+maglia rapida). 45 Mt.,III, VI, 4 chiodi.

3 tiro:
traversare a sinistra e poi salire, obliquando sempre a sinistra, fino alla base del diedro dove si sosta (1 chiodo+1 spit+moschettone di calata). 30 Mt., IV, III, 1 chiodo.

4 tiro:
salire il diedro e dove si biforca tenere la sinistra. Continuare poi per terreno più semplice sino alla sosta (2 spit) posta proprio sotto un tettino. 40 Mt., V+, IV, 1 chiodo.

5 tiro:
salire la difficile fessura a sinistra del tettino riprendendo il diedro che qui diventa camino. Spostarsi a destra su un piccolo pulpito erboso dove si trova uno spit con maglia rapida (nostra) e sostare. La via originale prosegue dritta nel camino ma non conviene salire oltre in quanto ci sono dei rovi che ostruiscono il passaggio (noi siamo saliti trovando 2 chiodi ma è stata una dura lotta!). La via Suspiria da questo spit dovrebbe proseguire in obliquo a destra forse fino una sosta attrezzata, ma non abbiamo visto altri spit. 10 Mt., VI.
Discesa
La discesa avviene in corda doppia:
1a. calata: 45 Mt. sino alla S3;
2a. calata: 58 Mt. sino alla terrazza detritica dove si trova un cordone con moschettone su pianta;
3a. calata: 40 Mt. sino a terra a poca distanza dall'attacco della via.
Poi, mediante il sentiero percorso per raggiungere l'attaco, si ritorna in breve al parcheggio.

Note

Come tutte le altre vie della valle è consigliata la salita nelle mezze stagioni o nelle belle giornate invernali. Da evitare il periodo estivo.

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Claudia sul bel diedrino della seconda lunghezza

Sulla rampa erbosa ed alberata che porta al diedro finale

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Purtroppo anche il diedro del quarto tiro in alto è vegetato Inizio del quinto tiro

 

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Claudia impegnata sulla bella fessura all'inizio del quinto tiro

Dettaglio della parete con il tracciato della via