Coste dell'Anglone/Pilastro Indria - Via Le Scalette dell'Indria

Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Località Oltra - Dro (TN)
Quota partenza 130 Mt. circa Quota di arrivo 485 Mt. circa
Dislivello totale

+100 Mt. circa per l'attacco
+255 Mt. la via (320 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 425, 428
Ore di salita 25' per l'attacco
4 h. 10' la via
Ore di discesa 1 h.
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Sufficiente
Data di uscita 09/11/2008 Difficoltà VI/V, A0
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti

Claudia, Tiziana.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata inizialmente nuvolosa, poi verso mezzogiorno il cielo si è aperto abbastanza bene. Il sentiero dell'avvicinamento è evidente e ben segnalato. Il sentiero di discesa presenta dei tratti attrezzati con fune metallica. La roccia è generalmente ottima ma occorre fare attenzione a non uscire mai dalla via dove s'incontra roccia sporca e friabile.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Inutili friend, chiodi e quant'altro per integrare.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Le Coste dell'Anglone sono una fascia rocciosa che si snoda sopra gli abitati di Dro e Ceniga. La via "Le scalette dell'Indria" è stata salita da Heinz Grill con Florian Kluckner e Monika Staufer il 26 dicembre del 2007. La via è protetta molto bene alternando una chiodatura classica (chiodi e clessidre) ad una moderna (spit con anelli di calata) al punto da non richiedere l'uso di friend e nut.

Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca. Superare Ceniga ed entrare in Dro, poi raggiungere il campo sportivo in località Oltra e parcheggiare. Incamminarsi lungo l'evidente strada forestale ed in breve raggiungere un bivio al quale si svolta a sinistra in direzione di Arco. Proseguire fino a giungere sulla strada asfaltata che si segue verso destra sino a quando curva a sinistra e c'è un ponte (presenti diversi cartelli in legno). Andare dritti sulla stradina sterrata e seguirla curvando prima a destra e poi a sinistra. Imboccare poco dopo il sentiero a destra che sale in direzione della parete (scritta "arrampicata" su di un piccolo masso). Risalire un ghiaione al termine del quale una traccia traversa verso sinistra. Superare i primi bivi (vie Per Marco Simoni, Il profondo rispetto dell'Indria, Il canto dell'Indria) e al successivo salire a destra sino all'attacco dov'è presente un piccolo terrazzino (visibile una clessidra con cordone poco più in alto).


1° tiro:

salire per pochi metri indi traversare a destra, aggirare uno spigolino e vincere un passaggio verticale. Continuare poi per rocce rotte e prive di difficoltà sino alla sosta. 30 Mt., IV, III, 4 clessidre.

2° tiro:
salire a destra della sosta e per rocce rotte portarsi alla base del muro giallo dove si trova la sosta. 30 Mt., IV, III, 4 clessidre.

3° tiro:
spostarsi a sinistra e rimontare la parete vincendo la bellissima fessura verticale al termine della quale si traversa a sinistra sino alla sosta. 20 Mt., VI, III, 4 fix, 1 chiodo, 1 cordone in un masso incastrato.

4° tiro:
superare il muretto sopra la sosta indi proseguire per rocce rotte. Vincere una placchetta sulla sinistra e il successivo diedro. Sostare comodamente su di un terrazzino. 45 Mt., IV+, VI-, IV, 3 fix, 1 chiodo, 1 cordone su pianta, 2 clessidre.

5° tiro:
alzarsi leggermente sopra la sosta indi traversare a destra. Aggirare uno spigolino e alzarsi per un paio di metri in un diedro. Grazie ad una lama rovesciata obliquare a destra e proseguire sino ad uscire su facili rocce rotte. Qui piegare a destra sino alla sosta che si trova su di una pianta (cordone in loco) su una comoda terrazza. 45 Mt., VI-, V+, III, 4 fix, 1 chiodo, 3 clessidre.

6° tiro:
traversare verso destra sino a raggiungere la sosta (2 clessidre). 15 Mt., III, II, 2 clessidre.

7° tiro:
spostarsi a destra sino alla base di una placca che si risale fino a che forma un diedrino. Proseguire fino ad un'altra terrazza dove si sosta su due clessidre con cordone. 30 Mt., IV, V+, IV-, 1 fix, 1 chiodo, 2 clessidre.

8° tiro:
salire le rocce rotte, per un vago spigolo, tendendo a destra. 30 Mt., II, IV+, III, 3 fix, 1 clessidra.

9° tiro:
salire la paretina sopra la sosta indi obliquare a sinistra entrando così nel grande diedro. Si sosta su di un terrazzino.
20 Mt., V, 1 fix, 2 clessidre.

10° tiro:
continuare lungo il diedro sino al suo termine dove si trova la sosta vicino ad una pianta.
25 Mt., V+, VI-, V-, 2 fix, 2 chiodi, 1 clessidra.

11° tiro:
salire il camino a sinistra della sosta, spostandosi appena possibile all'esterno sul lato sinistro (esposto ma più semplice). Vincere una placca, poi spostarsi un poco a destra, ed infine proseguire lungo i vari risalti rocciosi che si snodano lungo uno spigolino che conduce al bosco sommitale. In corrispondenza della sosta si trova il libro di via. 45 Mt., V-, V, IV+, IV-, 1 fix, 4 clessidre.
Discesa
Dal termine della via seguire l'evidente traccia verso destra sino ad incontrare il sentiero n. 428 che si ricongiunge più avanti con il sentiero n. 425 (sentiero delle cavre) che si segue verso valle (qualche breve tratto attrezzato).

Commenti vari

Il sentiero delle cavre fu scolpito dallo scarpellino Sartorelli Stefano. Su un punto del tracciato ci sono le sue iniziali scolpite nella roccia e, a fianco, una targa posta dal nipote in memoria dello zio.

 

 

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Tiziana sul secondo tiro

Luca sulla lama della terza lunghezza

   
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Claudia sulla terza lunghezza Tiziana nei pressi della quinta sosta
   

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Tiziana sul sesto tiro

Claudia e Tiziana all'ottava sosta

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Il bel diedro del nono e decimo tiro Claudia sulla decima lunghezza
   
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Ancora Claudia sul decimo tiro Sul sentiero delle Cavre durante la discesa