Zucco dell'Angelone
Trittico - Via Merry Christmas
Sperone dell'Astinenza - Via Spalmousi
Bastionata - Via
Il Muro di Velluto

Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Funivia "Piani di Bobbio" - Barzio (LC)
Quota partenza 810 Mt. Quota di arrivo 980 Mt.
Dislivello totale +135 Mt. circa per l'attacco
+220 Mt. la via (250 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 20' per l'attacco
4 h. circa le vie
Ore di discesa 15'
Data di uscita 07/05/2006 Giudizio sull'ascensione Sufficiente
Sass Balòss presenti Luca, Bertoldo Difficoltà Max 6b+/5b, A0
Amici presenti
Alfio B., Fabio M., Luca R., Luigi B., Mafalda B.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia
Bellissima giornata soleggiata tanto da concederci un'arrampicata a maniche corte. Nel pomeriggio un forte vento e le nuvole all'orizzonte ci ha fatto pensare ad un imminente temporale, ma alla fine il tempo ha retto. Il sentiero di avvicinamento è segnalato con paline CAI ad ogni bivio, la traccia è sempre ben evidente. La roccia è ottima.
Eventuali pericoli
Prestare attenzione alla caduta di sassi!
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Al parcheggio in corrispondenza della funivia "Piani di Bobbio" c'è un bar.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia, basta una corda singola da 50 metri, e almeno 8 rinvii.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Le Placche Angelone sono innumerevoli placche di calcare bianco granulato sparse all'interno di una fitta area boschiva.
Nel 1978 don Agostino Butturini e i ragazzi del Gruppo Condor di Lecco aprono i primi itinerari allo Zucco dell'Angelone. In seguito Andrea Savonitto ed Ivan Guerini tracciano altre vie portando alla luce numerosi settori d'arrampicata.
Le guide di Lecco hanno affrontato un lungo lavoro di richiodatura e sistemazione dei sentieri che conduco agli attacchi delle stesse regalando agli arrampicatori un'ottima palestra dove sfidare le proprie capacità. Purtroppo con l'avvento del resinato la zona è letteralmente invasa da climber e pertanto sarà facile che durante l'arrampicata siate bombardati da sassi che provengono dall'alto.
Noi ci siamo avventurati in una specie di concatenamento evitando così i settori più affollati.
Attacco, Descrizione delle vie
Da Lecco seguire le indicazioni per la Val Sassina. Dopo aver oltrepassato Ballabio svoltare a destra seguendo per Barzio. Una volta raggiunto il piccolo centro seguire i cartelli che indicano la funivia "Piani di Bobbio". Parcheggiare in prossimità della stazione di partenza. Poco oltre il bar parte un sentiero che conduce alle Placche Angelone. Imboccare il sentiero seguendo le indicazioni per "Il Trittico". Oltrepassare la "Casa nel Bosco" e dopo circa 50 Mt. piegare a destra in corrispondenza di alcuni pilastri. La Via "Merry Christmas" è la terza via da sinistra. 30 Mt. sopra l'attacco vi è una netta fessura che taglia in obliquo verso sinistra la placca.

IL TRITTICO - VIA MERRY CHRISTMAS
1° tiro:
salire verticalmente la placca sino a raggiungere la netta fessura citata sopra. Con un passo delicato raggiungere la sosta. Fate attenzione ai fittoni della sosta perché al nostro passaggio uno di questi ruotava su se stesso.  40 Mt., 5a.

2° tiro:
dalla sosta spostarsi leggermente a sinistra puntando all'evidente fittone resinato. Da qui ci sono due possibilità. La prima, quella da noi percorsa è anche la più semplice e consiste nel salire la placca verticalmente. I primi metri sono valutati di 6b+, ma è possibile azzerarli. La seconda possibilità invece consiste nel piegare a destra e salire in placca. La variante è valutata 6c+. 30Mt., 6b+/5b, A0.

Qui la via termina. Noi anziché calarci abbiamo salito il canale di bosco sovrastante per circa 160 Mt. Successivamente abbiamo piegato a destra e ci siamo ritrovati sopra le Placche di Pietracalda. Qui abbiamo effettuato due doppie sino a raggiungere gli attacchi delle vie.
Poi mediante il sentiero principale abbiamo camminato un centinaio di metri. Aggirare uno sperone e poi salire, mediante corda metallica, alla base dello Sperone dell'Astinenza.

SPERONE DELL'ASTINENZA - VIA SPALMOUSI
Lo sperone è formato da due piccoli settori. Superare il primo settore e attaccare la via al centro della placca. Sulla destra vi sono continue scariche di sassi e terra. La roccia è prettamente marrone e sul sentiero vi è una corda fissa. La via "Spalmosi" sale a destra di una netta fessura (all'interno vi è cresciuta anche una pianta). La via è l'ottava dello sperone (da sinistra verso destra) ed è la terza di questo settore (sempre da sinistra verso destra).

1° tiro:
proseguire per placca fino al suo termine. Imboccare poi una piccola traccia verso destra che conduce alle placche sovrastanti. 35 Mt. 6a.

BASTIONATA - VIA IL MURO DI VELLUTO
Ignorare la placca sovrastante (è la "Placca dei Magutti") e attraversare il ghiaione (facendo attenzione a non far cadere sassi, raggiungendo così il settore denominato "Bastionata". La via "Il Muro di Velluto" è la prima sulla sinistra.

1° tiro:
salire ancora per placca aiutandosi dapprima con le spaccature della roccia sulla sinistra. 30 Mt., 5a.

2° tiro:
salire a destra della sosta e raggiungere il punto più debole del sovrastante strapiombo. Qui una spaccatura aiuta a vincerlo senza troppe difficoltà. Al termine dello stesso continuare per placca per pochi metri fino alla sosta. 20 Mt., 5b.

3° tiro:
salire verticalmente la placca sino a raggiungere la sosta. 15 Mt., 4c.
Discesa
Dal termine della via scendere in doppia (1 da 60 Mt., oppure dividere in 2).
Dall'attacco dell'ultima via è possibile raggiungere il parcheggio in circa 15 minuti seguendo il sentiero verso destra (viso a monte) che scende fino a congiungersi con il sentiero principale.

Note

All'imbocco del sentiero d'avvicinamento un cartello segnala che sono vietate doppie superiori ai 30 Mt.

Commenti
Su questa falesia è possibile arrampicare quasi tutto l'anno. E' però sconsigliabile effettuare la salita nei mesi più caldi.

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Fabio prova un nuovo tipo di caschetto

Luigi al primo tiro della via Ciclamini per Anna

   

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Fabio assicura Luca R.

Alfio in versione svacco

   
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