Descrizione generale
La Kasper è sicuramente una delle linee di salita più conosciute e ripetute dell'Albigna. La via aperta nell'ottobre del 1963 dalla cordata Kasper-Koch-Zryd presenta un dislivello piuttosto contenuto rispetto al suo notevole sviluppo e si snoda sul Pilastro Nord del Pizzo Frachiccio.
In via si trova ancora qualche vecchio chiodo, ma l'attuale ed
ottima spittatura, li rende praticamente obsoleti.
Attacco, Descrizione della via
Salendo al Passo della Maloja (Svizzera), dopo aver oltrepassato Vicosoprano parcheggiare nei pressi della funivia che sale al Lago d'Albigna. L'utilizzo della funivia consente di risparmiare circa due ore e mezzo di camminata per un totale di circa
850 Mt. di dislivello. Dalla stazione d'arrivo salire alla casa dei digaioli. Oltrepassarla e iniziare a camminare costeggiando il lago in direzione del Pizzo Frachicchio. Dopo aver oltrepassato un corso d'acqua si inizierà a camminare su grossi massi. Al termine degli stessi ci si troverà al cospetto della parete Nord-est del Pizzo, a destra della quale vi è un grosso pilastro. Dalla base del pilastro costeggiare le rocce in salita sino ad una placca appoggiata situata sotto una fascia di strapiombi, dove un bollo rosso
con freccia indica l'attacco.
1° tiro:
salire la placca utilizzando le lame per circa una ventina di metri. Traversare poi con passo delicato a sinistra
e rimontare nuovamente la placca sino a raggiungere la sosta che è situata su di un comodo terrazzo sotto
l'evidente strapiombo. 30 Mt., IV°+, V+°, 5 spit, 1 chiodo.
2° tiro:
tiro chiave della via. Dalla sosta spostarsi a destra e salire leggermente. Vincere uno strapiombo e poi traversare ancora a destra lungo un diedro diagonale. Al termine dello stesso, con un passo strapiombante si raggiunge una piccola cengia dove vi è la sosta.
30 Mt., V°+, VII°- o A0, 7 spit.
3° tiro:
dalla sosta traversare a destra, ora per terreno più semplice, per una decina di metri. Salire poi verticalmente sino a raggiungere una terrazza. Traversare ancora a destra sino a raggiungere la sosta. 40 Mt., IV°,
V°, I°, 4 spit, 1 chiodo.
4° tiro:
dalla sosta traversare a destra su terreno semplice (roccia ed erba) sino ad arrivare a sostare su di un piccolo terrazzino erboso dove la sosta è attrezzata a vecchi chiodi collegati con cordini. 50 Mt., III°, II°, 1 chiodo con anello.
5° tiro:
dalla sosta salire per qualche metro e vincere la parete sovrastante percorrendo la grande fessura-diedro sulla sinistra (proteggere con friend). Al termine traversare a sinistra su comoda cengia erbosa sino ad arrivare in sosta (spit). 45 Mt., II°, V°+, II°.
6° tiro:
salire a destra della sosta lungo una grande lama sino ad un terrazzino. Traversare a destra lungo delle piccole fessure sino a giungere in un diedro. Risalirlo per qualche metro e poi uscire a destra dove vi è la comoda sosta. 45 Mt., V°+, VI°
o A0, 8/9 spit.
7° tiro:
salire la placca sovrastante la sosta puntando al tetto. Traversare a destra sino a raggiungere il punto più debole dove con un passo atletico lo si vince. Proseguire poi su placca sino a giungere alla sosta. 45 Mt., IV°, V°+, VI°
o A0, IV°,
3 spit, 1 chiodo.
8° tiro:
sfruttando sempre le lame fino ad una sosta su spit e chiodo. 45 Mt., V°, IV°, III°,
1 spit.
9° tiro:
proseguire ancora un po' in placca seguendo le lame fino a
giungere in cresta. Seguirla fino al termine delle corde. Sosta da
attrezzare.
55 Mt., II°, passi di III°.
10° tiro:
sempre lungo la cresta od eventualmente sul suo fianco sinistro per
alcuni passaggi. Al termine delle corde attrezzare una sosta.
55 Mt., II°.
11° tiro:
continuare lungo la cresta sino a raggiungere la forcella che divide il Pilastro Nord dalla parete Nord del Pizzo Frachiccio. Qui sulla destra vi è il canale di discesa. Con qualche piccolo passo d'arrampicata raggiungere la sosta (numerosi cordini con maglia rapida per la calata).
45 Mt., II°, passi di III°.
Discesa
Con due corde doppie da 60 Mt. o 4 da 30 Mt., si raggiunge la base della parete. Scendendo lungo la morena rocciosa si raggiunge il sentiero che riporta alla diga. |