Zona montuosa |
Alpi Orobie - Sottogruppo dell'Alben |
Località di partenza |
Passo di Zambla (Oltre il Colle - BG) |
Quota partenza |
1270 Mt. |
Quota di arrivo |
1800 Mt. circa (vetta del torrione) |
Dislivello totale |
+460 Mt. circa per l'attacco
+70 Mt. la via (110 lo sviluppo) |
Sentieri utilizzati |
n. 501 |
Ore di salita |
1 h. 30' per l'attacco (dal passo)
1 h. la via |
Ore di discesa |
10' (1 calata in corda doppia)
45' dal torrione al passo |
Esposizione |
Est |
Giudizio sull'ascensione |
Molto Bella |
Data di uscita |
11/09/2011 |
Difficoltà |
6b/5c, A0 |
Sass Balòss presenti |
Bertoldo. |
Amici presenti |
Alessandro, Luigi, Raffo. |
Condizioni climatiche,
dei sentieri e della roccia |
Giornata serena con temperature ottimali. Il sentiero che conduce al torrione è evidente, in ottimo stato e ben segnalato.
La
roccia in via è ottima.
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Eventuali
pericoli |
Soliti
da arrampicata in ambiente. |
Presenza
di acqua |
No. |
Punti
di appoggio |
Bivacco Carlo Nembrini (1730 Mt.) costruito a ridosso della parete Est del Torrione. Le chiavi sono disponibili gratuitamente presso il CAI di Serina o presso il Centro Sportivo al Passo Zambla. |
Materiale
necessario oltre al tradizionale |
Solito
materiale d'arrampicata. La via è stata riattrezzata con fix. Portare solo rinvii e materiale per la discesa in doppia. |
Caratteristiche
dell'arrampicata |
Descrizione
Generale
Il Torrione Brassamonti sorge a fianco del Monte Alben ed è caratterizzato da una roccia molto compatta e lavorata. Su queste pareti si sono allenati numerosi alpinisti bergamaschi (e non) aprendo itinerari molto vari ed interessanti.
Recentemente la guida alpina Mattia Cavagna con il gruppo Fancy Mountain ha provveduto a riattrezzare tutto il torrione lasciando comunque i vecchi chiodi presenti sugli itinerari classici (Bonatti, Perorari, Bianchetti, ecc...).
La struttura si trova in quota e risulta ottimale per le giornate estive ed autunnali.
Attacco, Descrizione della via
Da Bergamo seguire la strada provinciale della Val Seriana in direzione di Clusone sino a raggiungere Ponte Nossa. Qui deviare a sinistra e risalire tutta la Valle del Riso sino a raggiungere il Passo di Zambla Alta (1270 Mt.). Qui è utile parcheggiare. Sulla destra (viso a monte durante la salita) si trova il comprensorio dell'Arera (Cima Grem, Pizzo Arera, Cima Menna) mentre sulla sinistra si trova il gruppo dell'Alben.
Imboccare la strada sterrata che si dirige verso l'Alben (d'inverno la strada è utilizzata come pista da Sci di Fondo) sino a raggiungere una sbarra (a volte aperta - è comunque presente un divieto d'accesso); oltrepassarla e continuare lungo la strada sino ad un ampio spiazzo. Poco oltre sulla sinistra parte il sentiero n. 501 che dapprima ripido e poi con più respiro conduce al Col dei Brassamonti (seguire le indicazioni "Alben"). In prossimità del Colle sulla sinistra è presente con la sua forma slanciata il Torrione Brassamonti alla cui base sorge il bivacco in muratura Carlo Nembrini.
L'attacco è situato a sinistra del bivacco in prossimità di un diedro. Scritta nera alla base.
1° tiro:
salire in verticale lungo il diedro indi superare uno strapiombino. Spostarsi verso sinistra sino a raggiungere la sosta.
30 Mt., 6b oppure 5c e A0, 12 fix, diversi chiodi.
2° tiro:
proseguire lungo la parete verticale sino al suo termine. Continuare poi lungo lo spigolo sino a raggiungere la sosta. 30 Mt., 5c, 9
fix.
3° tiro:
salire a destra della sosta e proseguire lungo un terreno più semplice e non obbligato sino alla vetta. Ignorare una sosta attrezzata e continuare sino a raggiungere la sommità della parete nord (attenzione allo scorrimento delle corde). Qui non utilizzare i vecchi ancoraggi presenti ma abbassarsi verso il camino di nord-ovest dove si trovano 2 anelli cementati per la calata in doppia.
50 Mt., 4a, 3a, I, 7 fix.
Discesa
Dalla sosta sui due anelli cementati effettuare una calata in corda doppia da 60 Mt. raggiungendo così la base della parete.
Da qui rientrare alla macchina percorrendo a ritroso il sentiero d'avvicinamento. |
Note |
Dal libro "In terre lontane" di Walter Bonatti:
"Ancora bambino, quando ero invece dagli zii materni per le vacanze scolastiche, in valle Seriana a nord di Bergamo, ricordo che con un pretesto qualsiasi mi allontanavo da casa per arrivare fin dove riuscivo a seguire il volo delle aquile. A dominare la valle c'era una cima rocciosa, il monte Alben, che sfiorava appena i duemila metri; ma nella mia ingenuità di bambino l'avevo elevata a tetto del mondo.
Avevo diciotto anni quando compii una vera e propria scalata su una parete di roccia. Quella prova mi aveva talmente galvanizzato che subito decisi di dedicarmi anima e corpo alle scalate. Familiarizzai presto con "l'estremamente difficile" e molti furono i successi che seguirono. Dirò soltanto che la pratica dell'alpinismo per me è stata subito un'avventura. Presto sarebbe diventata un affascinante modo di essere e conoscersi. Sarebbe servita anche al mio benessere fisico e intellettuale". |